Negli ultimi anni, il concetto di smartworking si è evoluto notevolmente, specialmente in Italia. La pandemia ha accelerato l’adozione del lavoro da remoto, rendendolo una componente chiave del panorama lavorativo moderno. Secondo un recente studio dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2023 circa il 40% dei lavoratori italiani ha continuato a lavorare da remoto almeno parte del tempo, con una preferenza crescente per la flessibilità e il bilanciamento tra vita lavorativa e privata.
Il concetto di “workation” (holiday working) combina lavoro e vacanza, permettendo ai dipendenti di estendere il loro soggiorno in luoghi di vacanza senza interrompere le attività lavorative. Questa pratica non solo favorisce il benessere del lavoratore ma può anche migliorare la produttività e la creatività. Le aziende che incoraggiano il lavoro da remoto, anche da luoghi di villeggiatura, riconoscono i benefici di un dipendente più rilassato e motivato. Lavorare in un ambiente nuovo e stimolante può offrire nuove prospettive e idee, contribuendo a migliorare le prestazioni lavorative.
Lo studio Future-Proof che Dell Technologies ha realizzato in collaborazione con Savanta ComRes, evidenzia che la Generazione Z considera la possibilità di lavorare da remoto una discriminante molto importante: la ricerca, condotta su un campione di adulti tra i 18 e i 26 anni in quindici diversi Paesi, indica infatti che il 63% di loro valuta la scelta di un posto di lavoro anche in funzione dello smart working.
In questo nuovo nomadismo digitale, un trend che secondo l’Associazione Nazionale Nomadi Digitali interessa ben trentacinque milioni di persone in tutto il mondo (ed è destinato a crescere nel futuro), è molto importante saper organizzare al meglio la propria postazione di lavoro da remoto.
Alla luce di queste tendenze, le aziende dovrebbero attrezzarsi per fornire ai propri dipendenti tutti gli strumenti necessari per uno svolgimento smart e sicuro del lavoro da remoto, ovunque essi si trovino.
Ma come farlo e con quale equipaggiamento tecnologico?
Gli strumenti tecnologici che agevolano il lavoro da remoto
Stanza d’albergo, casa delle vacanze, bordo piscina, bistrot, spiaggia: potenzialmente, qualunque luogo può trasformarsi in una postazione di lavoro e favorire la massima produttività, anche quando siamo in vacanza. Ciò che è importante è che sia strutturato nel modo corretto e che veda la disponibilità di computer, tablet o smartphone e connessione internet.
Abbiamo in precedenza utilizzato il termine “organizzare” perché proprio un’organizzazione accurata permette di ottenere il massimo da questa modalità di lavoro: essa deve interessare sia il corretto bilanciamento tra i momenti di svago e quelli dedicati alle attività professionali, sia le tecnologie da utilizzare.
Una postazione di lavoro efficiente comincia da un’attenta selezione degli “strumenti” a disposizione: se, da un lato, una stampante potrebbe oggigiorno essere considerata non più indispensabile per il lavoro in mobilità, è bene dotarsi sempre di un hard disk portatile – meglio ancora se resistente e compatto – sul quale effettuare il backup dei propri dati; di un solido work travel case nel quale riporre device e accessori; di un monitor portatile per (esistono oggi modelli salvaspazio molto performanti) e di pratici auricolari.
Dal punto di vista invece del supporto ai flussi di comunicazione, necessari alla collaborazione e alla condivisione delle informazioni, l’azienda deve fornire ai dipendenti strumenti per comunicare ovunque essi siano, ad esempio con centralini virtuali che permettono di utilizzare da qualsiasi device, servizi di messaggistica istantanea, di condivisione documentale e social collaboration (come il Cloud) oltre che naturalmente le applicazioni di videoconferenza.
Prima ancora di tutto quanto finora elencato, però, in qualunque “digital workplace” è essenziale poter disporre di una connessione al web con la quale navigare in modo fluido, affidabile e sicuro.
Tutela della navigazione Internet: la rete VPN
La connettività è la prima e fondamentale discriminante per poter lavorare efficacemente, anche in vacanza: se ci si trova in viaggio, è quindi opportuno informarsi che il luogo e l’alloggio scelti dispongano di una connessione Wi-Fi da poter utilizzare, così come in merito alla sua velocità, ai relativi costi e all’aspetto della tutela della privacy.
In particolare per quanto riguarda quest’ultimo fattore, le aziende devono strutturarsi in modo da implementare un servizio di VPN (Virtual Private Network), ossia un software che cela nell’anonimato traffico e posizione criptando tutti i dati inviati tramite internet: una prerogativa essenziale per tutti, e in particolare per i dipendenti in mobilità che si trovano a dover accedere a dati sensibili scambiati con clienti, colleghi e fornitori o con i server dei computer aziendali.
Router portatili: per lavorare in mobilità anche quando la connessione non c’è, è insufficiente o troppo costosa
E se la connessione internet nel luogo di vacanza non c’è, non è abbastanza performante oppure è semplicemente troppo onerosa? In questo caso, un’ottima soluzione è rappresentata dai router portatili, molto comodi e convenienti in contesti di lavoro in mobilità e progettati per soddisfare diverse esigenze:
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- Quando sono collegati alla rete telefonica, funzionano come normali modem-router della rete domestica.
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- Quando sono collegati a un modem che non ha connettività senza fili, lo trasformano in Wi-Fi.
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- In assenza di connessione, permettono di navigare online.
Il principale vantaggio dei router portatili è legato al fatto che consentono di evitare di utilizzare il proprio smartphone in modalità hotspot, suggerita sempre e soltanto in caso di emergenza.
Piccoli e compatti nelle dimensioni, i router portatili supportano in genere da quattro a dieci device elettronici come computer, tablet e smartphone e permettono l’inserimento di una scheda SIM dati per consentire la connessione in mobilità.
Nella scelta del router portatile più adatto alle proprie esigenze di smart working, sarà quindi fondamentale valutare la velocità di download e upload. Oggi, sul mercato sono inoltre disponibili router Wi-Fi portatili con eSIM con processori piuttosto potenti, che “tollerano” bene anche attività più impegnative come lo streaming da più dispositivi, con possibilità multipla di connessione al dispositivo per un massimo di venti utenti e persino l’opzione di creare Cloud personali.
Che differenza c’è tra un router Wi-Fi portatile con SIM (a volte chiamato anche “saponetta Wi-Fi”) e la classica chiavetta internet, fino a qualche anno fa utilizzatissima per connettersi alla rete in assenza di connessione fissa?
Il primo sfrutta il wireless per permettere l’accesso a internet di più dispositivi contemporaneamente, mentre la seconda consente l’accesso alla rete esclusivamente tramite USB, e quindi con un device per volta.
I router portatili possono essere abbinati a SIM dati ricaricabili o in abbonamento: la scelta di quale soluzione sia più adatta alle tue esigenze di smart working è, in questo senso, solo tua, pur tenendo presente che le SIM in abbonamento non hanno la scomodità di dover essere ricaricate per continuare a funzionare. I mini-router sono inoltre disponibili anche in versione alimentata a batteria – perfetta per lavorare dove non è disponibile una presa della corrente! – che generalmente supporta un utilizzo continuativo per circa otto ore.
Un altro fattore da considerare nella scelta del router Wi-Fi portatile è legato all’opzione “SIM free”: questi modelli permettono di navigare utilizzando schede SIM di qualunque operatore nazionale e internazionale, e possono quindi rivelarsi adeguate se devi allestire la tua postazione di lavoro in un luogo di villeggiatura all’estero.
Quali sono i vantaggi di lavorare in smart working (anche) in vacanza?
Ferma restante la possibilità di organizzare la propria workstation nel modo migliore possibile dal punto di vista delle tecnologie e degli strumenti a disposizione, e di saper ottimizzare il proprio tempo suddividendolo equamente tra lavoro e svago, lo smart working in vacanza può rivelarsi vantaggioso sotto molteplici punti di vista:
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- Incremento del tempo trascorso in villeggiatura: sono sempre più numerosi i dipendenti che preferiscono lavorare in mobilità dal luogo di vacanza, invece che accorciare le proprie ferie per recarsi fisicamente sul luogo di lavoro.
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- Aumento della produttività: i momenti di vacanza sono, per loro natura, sgravati dagli impegni domestici quotidiani che tendono a distrarre dallo smart working “casalingo”. In questo senso, lavorare in villeggiatura può portare a una diminuzione dello stress e a un sensibile aumento della performance.
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- Aumento della creatività e boost dell’umore: va da sé che lavorare guardando l’oceano o ammirando un paesaggio di montagna abbia un effetto positivo sull’umore che, a sua volta, influenza positivamente anche la creatività e il pensiero laterale.
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- Aumento della qualità del lavoro: uno smart worker sereno e rilassato non soltanto lavora in modo più produttivo, ma anche migliore.
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- Aumento della fedeltà all’azienda: le organizzazioni che offrono a dipendenti e collaboratori l’opportunità di lavorare in smart working possono contare su personale più felice e fidelizzato, che a sua volta genera un risparmio economico e di tempo in termini di scouting e formazione di nuove risorse.
E quali i benefici economici per le aziende?
- Riduzione dei costi operativi: adottare lo smartworking può portare a significative riduzioni dei costi operativi per le aziende. Con meno dipendenti che lavorano in ufficio, i costi associati all’affitto degli spazi, alle utenze e alla manutenzione possono essere ridotti. Inoltre, molte aziende stanno riducendo le dimensioni dei loro uffici o passando a modelli di ufficio condiviso per ottimizzare ulteriormente le spese.
- Attrazione e retenzione dei Talenti: offrire flessibilità attraverso lo smartworking può essere un potente strumento per attrarre e trattenere talenti. I lavoratori apprezzano sempre di più la possibilità di bilanciare il lavoro con la vita personale e sono più inclini a rimanere fedeli a un datore di lavoro che offre queste opportunità. Inoltre, le aziende possono accedere a un bacino di talenti più ampio, non limitato dalla geografia, consentendo loro di assumere i migliori professionisti indipendentemente dalla loro ubicazione.
Lo smartworking, che sia a casa propria o dai luoghi di villeggiatura, rappresenta un’opportunità straordinaria per le aziende italiane di migliorare la produttività e il benessere dei dipendenti. Adottare queste pratiche in modo efficace può portare a un ambiente di lavoro più felice e produttivo. Per il futuro, sarà cruciale continuare a investire in formazione, risorse e strumenti per supportare al meglio il lavoro agile. Le aziende che abbracciano la flessibilità e il benessere dei dipendenti non solo migliorano le loro prestazioni operative, ma contribuiscono anche a creare un ambiente di lavoro più sostenibile e inclusivo.
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